Il Cloruro di sodio regola il metabolismo dei liquidi corporei. Tenendo
presente che l’organismo umano è composto in gran parte da acqua, è facile
comprendere l’importanza di questo minerale. Una sua carenza si manifesta
principalmente con la comparsa di segni di disidratazione, ma a livello delle
mucose, la secchezza può essere accompagnata da una secrezione reattiva,
di aspetto trasparente simile ad acqua, volta a proteggerne la superficie.
Così le riniti allergiche, con rinorrea abbondante ed acquosa, le congiuntiviti
con notevole lacrimazione, la dentizione dei lattanti con intensa salivazione
ed ogni altra manifestazione accompagnata da una secrezione trasparente e
copiosa necessitano dell’assunzione di questo sale. Allo stesso modo, però, è
necessario integrare questo minerale ogni volta che le mucose si presentano
secche e disidratate, come all’inizio di un processo influenzale o, ad esempio, in
menopausa, in caso di secchezza della mucosa vaginale.
In caso di ustioni, la sua capacità di regolare l’equilibrio idrico facilita
l’assimilazione di acqua da parte del tessuto leso. A livello della mucosa del cavo
orale e di quella nasale, l’insufficiente umidificazione può portare alla perdita
del gusto e dell’olfatto. La rilevante presenza di Cloruro di sodio nelle cartilagini
lo rende efficace nei disturbi articolari, in particolare quando si presentano con
scricchiolii durante il movimento. L’apparato gastroenterico ha bisogno di Cloruro
di sodio per funzionare in modo equilibrato ed armonico. In primo luogo, una
sua carenza si esplica a livello dell’alvo, che può presentarsi stitico in caso di
disidratazione o diarroico, con feci acquose, in caso di secrezione reattiva. La più
importante manifestazione a questo livello, però, è quella digestiva, in quanto
lo stomaco consuma Cloruro di sodio per produrre acido cloridrico. Una sua
insufficiente presenza nelle cellule deputate a tale funzione esisterà perciò in
disturbi digestivi con ipocloridria.